lunedì 15 dicembre 2014

DISGRAFIA: PERCHE' OCCUPARSENE E COME???



COS'È LA DISGRAFIA?
La disgrafia è in Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) le cui caratteristiche peculiari sono:
-        scrittura lenta e poco scorrevole;
-        risultato grafico scadente, dove la leggibilità del testo è spesso compromessa. Nello specifico possiamo vedere:
·        lettere troppo grandi o troppo piccole,
·        altezze delle lettere relativamente inadeguate (ad es. la “l” alta come la “e”)
·        lettere troppo o troppo poco distanziate,
·        le righe non vengono rispettate,
·        la pressione sul foglio è esagerata o insufficiente,
·        sono presenti frequenti autocorrezioni e ritocchi;
-        Dolore alla mano, al polso e/o al braccio dopo l'attività di scrittura.


Secondo una “Ricerca Statistica Nazionale sulla Disgrafia Evolutiva” (Venturelli 2008), la disgrafia e le difficoltà di scrittura interessano in media rispettivamente il 20,7% e il 27,5% dei bambini che frequentano l'ultimo anno della scuola primaria.
Purtroppo la segnalazione del disturbo è di molto più bassa rispetto alle percentuali segnalate.
Molti bambini inoltre, trovandosi incapace di usare fluentemente il corsivo,  ricorrono alla scrittura in stampatello minuscolo o maiuscolo.
 





PERCHÈ UN BAMBINO SCRIVE MALE?
Le cause di queste difficoltà possono essere molteplici:
-        iniziazione alla scrittura troppo precoce, ad un'età cioè in cui non erano stati raggiunti i prerequisiti necessari all'apprendimento;
-        insegnamento del gesto grafico e dei singoli grafemi troppo affrettato e di conseguenza mal consolidato;
-        presa della matita/penna e/o postura (mano, polso, spalla, busto, corpo) inadeguate;
-        cause socio-culturali quali: nuove modalità di gioco, tempo libero dedicato a TV, videogames, PC, vite frenetiche e tempi per le attività ristretti, meno esperienze manuali.
-        DSA vero e proprio.

Indubbiamente IMPARARE e CONTINUARE a scrivere ripetutamente in modo scorretto, porta al rafforzamento di automatismi difficili da correggere man mano che il tempo passa, e che pregiudica la possibilità di raggiungere una “bella scrittura”.

QUALI RIPERCUSSIONI SUGLI APPRENDIMENTI E SUL RENDIMENTO SCOLASTICO?
Siccome la scrittura è una competenza trasversale a tutte le materie scolastiche, le difficoltà in questo campo possono portare alti livelli di frustrazione per i bambini, abbassando di conseguenza l'autostima e portando ad un evitamento/ disimpegno verso tutto ciò che la scuola propone.
E' evidente che un bambino con difficoltà nel compiere il gesto grafico, possa di conseguenza trovare difficoltà nel rispettare le regole ortografiche della nostra lingua (e ancor di più di una lingua straniera). Inoltre capita spesso che la produzione scritta di testi risulti “”povera, approssimativa”, in quanto il bambino si trova costretto a spendere la maggior parte delle sue energie cognitive per “costruire le lettere” (processo che dovrebbe essere automatizzato).

“Per esprimere meglio questo concetto facciamo un esempio con la guida dell'auto:
la scrittura sono i movimenti che facciamo alla guida (schiaccio il pedale della frizione, lasciando nel frattempo lentamente quello dell'acceleratore mentre con la mano sinistra afferro il cambio spingendolo in avanti e poi verso destra; nel mentre devo controllare visivamente la strada e le altre automobili e così via....), i cartelli e il codice della strada sono le regole ortografiche che dobbiamo rispettare.
Infine il percorso che dobbiamo fare (ipoteticamente uno a noi ancora sconosciuto) sono i contenuti e i concetti che dobbiamo esprimere attraverso il nostro Scritto.
Soffermiamoci quindi a pensare se noi non avessimo automatizzato i movimenti per la guida e il riconoscimento dei cartelli e dei segnali stradali.
Proviamo ad immaginare di dover essere al volante e di dover pensare: “Ora schiaccio il pedale del freno, guardo lo specchietto retrovisore, schiaccio la frizione, metto la mano sul cambio, controllo in che marcia ero e quale devo inserire etc etc... prestando attenzione a tutta la segnaletica presente attorno a noi e cercando di orientarci per trovare la strada”.
Questo è quello che un bambino con difficoltà di scrittura si ritrova a dover affrontare ogni volta che gli viene richiesto un compito che implica la produzione scritta.

L'IMPORTANZA DELLO SCRIVERE A  MANO: DISGRAFIA E COMPUTER
Capita sempre più spesso che di fronte a scritture disordinate, incomprensibili o illeggibili, anche nelle prime classi della scuola primaria, si ricorra all'uso del PC per i compiti di scrittura.
Questo ausilio può rappresentare una risorsa necessaria e fondamentale nel caso di DISLESSIA, ma NON LO É nel caso di disgrafie e o di difficoltà di scrittura (qualsiasi sia la loro causa).
Questi specifici problemi infatti, se segnalati con tempestività e se trattati in modo specifico, possono essere affrontati con esiti positivi nella maggior parte dei casi.
Molti studi hanno dimostrato la superiorità della scrittura a mano rispetto all'uso della tastiera per l'apprendimento della lettura (Longcamp, Roth, Anton, Velay; 2003, 2005 / Longcamp, Zerbato-Poudou, Velay, 2005 / Longcamp, Boucard, Gillhodes, Luc Velay 2006).
Sono stati inoltre condotti numerosi test che evidenziano come le aree celebrali reclutate durante compiti di scrittura a mano e di scrittura digitale (su tastiera), SIANO DIVERSE. (Virginia Berninger et al)
Emerge infatti che i ragazzi, scrivendo a mano, non solo erano in grado di comporre più parole e più in fretta, ma riuscivano ad esprimere più pensieri ed idee.
Altro dato importante : sembra che coloro che hanno una grafia migliore, attivino durante il compito le stesse aree del cervello reclutate durante le attività di MEMORIZZAZIONE.
A questo proposito è uno studio condotto su alcuni studenti della University of California, dimostrerebbe che prendere appunti a mano (rispetto a tablet o PC), aiuta a fissare meglio concetti ed informazioni.

QUALI SOLUZIONI?
All'inizio dell'intervento riabilitativo/ rieducativo è FONDAMENTALE VALUTARE QUALI SONO LE CAUSE che portano a queste difficoltà. E' andando a lavorare su queste infatti, che possiamo RI-costruire e RI-affrontare il percorso necessario per raggiungere una capacità grafica adeguata.
La scrittura inoltre è un'abilità “dominio-specifica”, in quanto i movimenti che utilizziamo per comporre i grafemi sono specifici e non riconducibili ad altri pattern di movimento.
È per questo che il trattamento delle difficoltà di scrittura e della disgrafia, è un intervento che deve focalizzarsi sull'attività di scrittura, stimolando nel bambino particolare attenzione verso i singoli gesti, la presa, la postura ed esercitando queste abilità fino alla loro completa AUTOMATIZZAZIONE (eseguire dei movimenti senza dover investire risorse attentive).

TERAPISTA OCCUPAZIONALE

Dott.ssa Medeossi Valentina

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