11 maggio FESTA DELLA MAMMA. L’Italia è all’11esimo posto, comunque in salita dalla 17esima posizione dello scorso anno. Questo è quanto emerge dal quindicesimo rapporto sullo stato delle madri nel mondo, pubblicato da Save the children in occasione della festa della mamma: una classifica per capire quali siano i Paesi nei quali lo stato di salute, il livello di istruzione, le condizioni economiche, politiche e sociali sono tali da garantire il benessere delle mamme e dei loro figli. Le sei posizioni guadagnate in classifica sarebbero dovute, secondo l’ong, all’aumento della presenza delle donne al governo (passato dal 20,6% della scorsa edizione al 30,6% del’ultima). Al primo posto la Finlandia con la sensibilità dimostrata anche con la famosa "scatola di cartone" ove viene previsto come dono per il nascituro il corredino necessario all'evento.
Ci auguriamo che questo 11 maggio possa essere un giorno dedicato all’amore e alla celebrazione del fondamentale ruolo che le madri rivestono nella società. Si usa, in questo giorno, regalare alle mamme delle rose rosa, a scuola i
bambini preparano dolci poesie e molte città organizzano eventi
speciali a loro dedicati. Ma la maternità non sempre si tramuta in
quella immaginaria dimensione di naturale perfezione. E’ vissuta in modo
diverso da ogni donna: storia personale, condizioni oggettive,
stabilità affettiva e psicologica fanno la differenza. La verità è che
la maternità si compone di molteplici sfacettature.
E per ribadire il fatto che sui diritti delle madri c’è ancora molto da fare, doveroso è un cenno alla campagna di sensibilizzazione di Intervita “Mia Mamma è (anche) una Donna”. Un
progetto che ha coinvolto oltre 1500 bambini tra Milano, Napoli e
Palermo, chiedendo loro di raccontare chi sono le loro mamme, i problemi
che sono costrette ad affrontare, cosa amano fare e cosa spesso le
rende tristi. Tra i diritti che i bambini ed i ragazzi vorrebbero per le
proprie mamme, ecco alcune richieste: Diritto a non essere maltrattata;
Diritto di poter uscire di casa; Diritto ad essere allegra; Diritto di
poter spendere 50 euro tutti per sé; Diritto a telefonare. Dall’indagine
è nato lo strumento che accompagna la campagna: il Rapporto sullo stato della mamma di oggi che denuncia un Paese frammentato, in cui sono tante le madri in difficoltà, spesso il punto più fragile della famiglia, private dei diritti fondamentali.
Dal quadro generale risulta chiaro come la donna di oggi, anche vista
con gli occhi di un bambino, si trovi a confrontarsi con una società in
costante cambiamento, nonostante alcuni “compiti” siano rimasti
invariati nel tempo e invariabilmente ricadano solo su di lei. In
generale oggi le madri risultano essere più impegnate di ieri.
Alle ”incombenze” domestiche e familiari si sommano le fragilità del
ruolo maschile, le difficoltà ad avere relazioni sociali di supporto e
servizi di sostegno al tempo della famiglia. Si assiste infatti in
Italia ad un livello di diffusione dei servizi per la prima infanzia
pari al 20% contro il 33% della media europea. Questo significa in
prima istanza legare indissolubilmente molte madri al vincolo casalingo
e di child care e quindi impedire spesso una legittimazione dei propri
diritti di donna.
L’origine di questa ricorrenza non è univoca: nell’antichità esistevano
riti cerimoniali e celebrazioni tradizionali tra le popolazioni
politeiste, che si rifacevano al culto della Madre Terra e celebravano
le divinità femminili legate alla rinascita della natura in primavera,
le genitrici, coloro che rappresentavano la fertilità e la vita. Per i
Greci era Rea, la madre di tutti gli dei, la
grande procreatrice, e un giorno all’anno veniva celebrata la sua figura
e quella di tutte le madri per associazione. Presso i Romani, era Cibele la divinità simbolo della Natura e di tutte le madri.
La Festa della Mamma ha radici antiche quindi, ma è solo in tempi
recenti che si è ufficializzata per come la conosciamo noi. Nella Gran
Bretagna del 1600/1700 il ‘Mothering Day’ o ‘Mothering Sunday’
era il giorno dell’anno in cui i bambini che vivano lontano dalle loro
famiglie potevano tornare a casa. All’epoca era comune che un bimbo si
trovasse lontano da casa anche in tenera età, per imparare un mestiere, o
per fare da servo, o per studiare se era particolarmente fortunato:
durante la quarta domenica di Quaresima gli era permesso fare ritorno a
casa, e per l’occasione portava alla madre fiori e doni.
Negli Stati Uniti invece il ‘Mother’s Day’ nasce in legame ai movimenti
civili e sociali che tra la seconda metà del 1800 e gli inizi del 1900
chiedevano l’abolizione della schiavitù da un lato, e il suffragio
femminile dall’altro. Fu la pacifista abolizionista Julia Ward Howe,
che nel 1870 propose per la prima volta l’istituzione di una giornata
dedicata alle mamme, che fosse anche l’occasione di riflettere sulla
pace. Ma è con Anna M. Jarvis che la festa
venne ufficialmente sancita: la donna era un’attivista che si batteva
per l’istituzione di una festa dedicata a tutte le vittime della Guerra
Civile Americana, ma dopo la morte della madre declinò la sua battaglia
perché vi fosse una ricorrenza dedicata alle mamme. Unendo concetti di
pace, commemorazione e amore, nacque nel 1908 quella che oggi conosciamo
come Festa della Mamma, ratificata nel 1914 dal presidente Wilson.
In Italia è stato un parroco, Don Otello Migliosi,
a festeggiare per primo le mamme nel 1957, nel borgo di Tordibetto ad
Assisi- dove ancora oggi la ricorrenza viene celebrata con particolare
fervore. Altro pioniere della Festa della Mamma è il senatore e sindaco
di Bordighera Raul Zaccari, che istituì il primo festeggiamento nel 1956.
L'affettività che ci lega alla mamma è difficilmente comunicabile attraverso le parole, ma molti filosofi e poeti si sono avvicinati al sentire emotivo ed evocativo e come spunto di riflessione cogliamo l'occasione per ricordarne alcune...
Honorè de Balzac
a tal proposito ha scritto: “Il cuore di una madre è un abisso in fondo al
quale si trova sempre un perdono”.
Il grande filosofo tedesco Immanuel Kant invece scrisse: “Non potrei mai dimenticare mia
madre, perchè è stata lei che ha piantato e cresciuto i primi semi di bene in
me”.
Che dire invece della frase di Jean Paul Sartre, più che una massima, un ricordo di una dolcezza
in perfetta simbiosi con la complicità e la saggezza che solo i rapporto
materno col il figlio sa rappresentare: “La mamma ed io avevamo i nostri miti,
i nostri linguaggi segreti, i nostri scherzi rituali... In pubblico
avevamo le nostre intese: bastava un’occhiata!”.
Bellissima anche la frase del grande scrittore Marcel Proust, semplicemente
meravigliosa nella sua delicatezza e semplicità: “La mia unica consolazione,
quando salivo a coricarmi, era che la mamma sarebbe venuta a darmi un
bacio una volta che fossi a letto.
Di una struggente poesia quella di Charles Dickens: “Mi strinsi al fianco della mamma…..ed ancora
sentii addosso i suoi bei capelli - come l’ala di un angelo - pensavo, e fui
davvero felice!”.
Che dire invece della struggente concretezza di Victor Hugo che mescola prosa e poesia
in un divenire naturale e delicatamente selvaggio: “La madre è sublime perché è
tutta istinto. L'istinto materno è divinamente animale. La madre non è donna,
ma femmina”.
Oscar Wilde,
nella sua immensa e irriverente genialità, invece scrisse: “Ogni donna diventa
come sua madre. Questa è la sua tragedia. Nessun uomo diventa come sua madre.
Questa è la sua tragedia”.
Concludiamo questa breve ma intensa carrellata di aforismi
dedicati alla Festa della Mamma con il grande poeta tragico greco Sofocle il quale dice: “Per la madre i
figli sono ancore della vita”.
Ma anche alla luce di tutto questo nasce spontaneo il desiderio di racchiudere tutto il nostro sentire in
Vi auguriamo di poter pronunciare queste parole e di trascorrere una serena giornata ricca di affetti.
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