COS'È LA
DISGRAFIA?
La disgrafia è in
Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) le cui caratteristiche peculiari
sono:
-
scrittura
lenta e poco scorrevole;
-
risultato
grafico scadente,
dove la leggibilità del testo è spesso compromessa. Nello specifico possiamo
vedere:
·
lettere
troppo grandi o troppo
piccole,
·
altezze delle lettere relativamente inadeguate
(ad es. la “l” alta come la “e”)
·
lettere
troppo o troppo poco distanziate,
·
le righe
non vengono rispettate,
·
la pressione
sul foglio è esagerata o insufficiente,
·
sono
presenti frequenti autocorrezioni e ritocchi;
-
Dolore alla mano, al polso e/o al braccio dopo
l'attività di scrittura.
Secondo una
“Ricerca Statistica Nazionale sulla Disgrafia Evolutiva” (Venturelli 2008), la disgrafia
e le difficoltà di scrittura interessano in media rispettivamente il 20,7% e il
27,5% dei bambini che frequentano l'ultimo anno della scuola primaria.
Purtroppo la
segnalazione del disturbo è di molto più bassa rispetto alle percentuali
segnalate.
Molti bambini
inoltre, trovandosi incapace di usare fluentemente il corsivo, ricorrono alla scrittura in stampatello
minuscolo o maiuscolo.
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PERCHÈ UN
BAMBINO SCRIVE MALE?
Le cause di
queste difficoltà possono essere molteplici:
-
iniziazione
alla scrittura troppo precoce, ad un'età cioè in cui non erano stati raggiunti i prerequisiti
necessari all'apprendimento;
-
insegnamento del gesto grafico e dei singoli grafemi
troppo affrettato e di conseguenza mal consolidato;
-
presa della matita/penna e/o postura
(mano, polso, spalla, busto, corpo) inadeguate;
-
cause
socio-culturali
quali: nuove modalità di gioco, tempo libero dedicato a TV, videogames, PC,
vite frenetiche e tempi per le attività ristretti, meno esperienze manuali.
-
DSA vero e proprio.
Indubbiamente IMPARARE e CONTINUARE a scrivere ripetutamente in
modo scorretto, porta al rafforzamento di automatismi difficili da correggere
man mano che il tempo passa, e che pregiudica la possibilità di raggiungere una
“bella scrittura”.
QUALI RIPERCUSSIONI SUGLI APPRENDIMENTI E SUL RENDIMENTO
SCOLASTICO?
Siccome la scrittura è una competenza trasversale a tutte le
materie scolastiche, le difficoltà in questo campo possono portare alti
livelli di frustrazione per i bambini, abbassando di conseguenza l'autostima
e portando ad un evitamento/ disimpegno verso tutto ciò che la scuola
propone.
E' evidente che un bambino con difficoltà nel compiere il gesto
grafico, possa di conseguenza trovare difficoltà nel rispettare le regole
ortografiche della nostra lingua (e ancor di più di una lingua
straniera). Inoltre capita spesso che la produzione scritta di testi risulti
“”povera, approssimativa”, in quanto il bambino si trova costretto a
spendere la maggior parte delle sue energie cognitive per “costruire le
lettere” (processo che dovrebbe essere automatizzato).
“Per esprimere meglio questo concetto facciamo un esempio con la
guida dell'auto:
la scrittura sono i movimenti che facciamo alla guida (schiaccio
il pedale della frizione, lasciando nel frattempo lentamente quello
dell'acceleratore mentre con la mano sinistra afferro il cambio spingendolo in
avanti e poi verso destra; nel mentre devo controllare visivamente la strada e
le altre automobili e così via....), i cartelli e il codice della strada sono
le regole ortografiche che dobbiamo rispettare.
Infine il
percorso che dobbiamo fare (ipoteticamente uno a noi ancora sconosciuto) sono i
contenuti e i concetti che dobbiamo esprimere attraverso il nostro Scritto.
Soffermiamoci
quindi a pensare se noi non avessimo automatizzato i movimenti per la
guida e il riconoscimento dei cartelli e dei segnali stradali.
Proviamo ad immaginare di dover essere al volante e di dover
pensare: “Ora schiaccio il pedale del freno, guardo lo specchietto retrovisore,
schiaccio la frizione, metto la mano sul cambio, controllo in che marcia ero e
quale devo inserire etc etc... prestando attenzione a tutta la
segnaletica presente attorno a noi e cercando di orientarci per trovare la
strada”.
Questo è quello che un bambino con difficoltà di scrittura si
ritrova a dover affrontare ogni volta che gli viene richiesto un compito che
implica la produzione scritta.
L'IMPORTANZA DELLO SCRIVERE A
MANO: DISGRAFIA E COMPUTER
Capita sempre più spesso che di fronte a scritture disordinate,
incomprensibili o illeggibili, anche nelle prime classi della scuola primaria,
si ricorra all'uso del PC per i compiti di scrittura.
Questo ausilio può rappresentare una risorsa necessaria e
fondamentale nel caso di DISLESSIA, ma NON LO É nel caso di disgrafie e o
di difficoltà di scrittura (qualsiasi sia la loro causa).
Questi specifici problemi infatti, se segnalati con tempestività e
se trattati in modo specifico, possono essere affrontati con esiti positivi
nella maggior parte dei casi.
Molti studi hanno dimostrato la superiorità della scrittura a mano
rispetto all'uso della tastiera per l'apprendimento della lettura (Longcamp,
Roth, Anton, Velay; 2003, 2005 / Longcamp, Zerbato-Poudou,
Velay, 2005 / Longcamp, Boucard, Gillhodes, Luc
Velay 2006).
Sono stati inoltre condotti numerosi test che evidenziano come
le aree celebrali reclutate durante compiti di scrittura a mano e di scrittura
digitale (su tastiera), SIANO DIVERSE. (Virginia Berninger et al)
Emerge infatti che i ragazzi, scrivendo a mano, non solo erano in
grado di comporre più parole e più in fretta, ma riuscivano ad esprimere più
pensieri ed idee.
Altro dato importante : sembra che coloro che hanno una grafia
migliore, attivino durante il compito le stesse aree del cervello
reclutate durante le attività di MEMORIZZAZIONE.
A questo proposito è uno studio condotto su alcuni studenti della
University of California, dimostrerebbe che prendere appunti a mano
(rispetto a tablet o PC), aiuta a fissare meglio concetti ed informazioni.
QUALI SOLUZIONI?
All'inizio dell'intervento riabilitativo/ rieducativo è
FONDAMENTALE VALUTARE QUALI SONO LE CAUSE che portano a queste
difficoltà. E' andando a lavorare su queste infatti, che possiamo RI-costruire
e RI-affrontare il percorso necessario per raggiungere una capacità
grafica adeguata.
La scrittura inoltre è un'abilità “dominio-specifica”, in quanto i
movimenti che utilizziamo per comporre i grafemi sono specifici e non
riconducibili ad altri pattern di movimento.
È per questo che il trattamento delle difficoltà di scrittura e
della disgrafia, è un intervento che deve focalizzarsi sull'attività di
scrittura, stimolando nel bambino particolare attenzione verso i singoli
gesti, la presa, la postura ed esercitando queste abilità fino alla loro
completa AUTOMATIZZAZIONE (eseguire dei movimenti senza dover investire
risorse attentive).
TERAPISTA OCCUPAZIONALE
Dott.ssa Medeossi Valentina
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